Itinerario molto panoramico, uno dei pochi in Valsessera perfetto per la mountain bike. Permette di addentrarsi fino all’estremità di questa valle selvaggia e incontaminata seguendo principalmente strade sterrate. Il dislivello e la distanza percorsa sono notevoli, ma il fondo ben tenuto (eccetto un tratto di sentiero difficile al ritorno) consente una percorrenza di intermedia difficoltà.
Senso di percorrenza:
Clicca sulle icone della mappa per leggerne la descrizione!
Clicca il menu sulla destra della mappa per vedere la legenda.
Dati tecnici
- Durata: 3 h
- Distanza: 29,8 km
- Dislivello complessivo: 812 m
- Punto più basso: 999 m
- Punto più alto: 1.422 m
- Tappe: Casa del Pescatore – Bocchetta della Boscarola – Casa del Pescatore
- Livello: intermedio
- Periodo di agibilità: da aprile a novembre
- Presenza di punti acqua potabile: sì
- Presenza di alimentari: no
- Adatto ai bambini: no
Curiosità
La Foresta Regionale dell'Alta Valle Sessera
Le immense foreste che vediamo noi oggi in Valsessera, sono in realtà piuttosto recenti e frutto dell’intervento di rimboschimento dell’uomo. Fino a inizio Novecento infatti, la zona era coperta da foreste di faggi (Fagus sylvatica) e popolata da numerose specie animali, tra cui orsi e lupi. Tra le due guerre, i boschi furono estremamente sfruttati e le faggete quasi completamente rase al suolo, mentre si svilupparono anche altre attività: vennero aperte cave e miniere e la pastorizia lasciò il posto all’industria laniera. Per contrastare il degrado a cui erano state sottoposte le foreste, negli anni successivi ai conflitti mondiali si provvide ad un rimboschimento artificiale di tutta la zona, importando inoltre un gran numero di conifere (soprattutto abeti bianchi – Abies alba). Oggi l’Alta Valle Sessera è un ambiente di rilevante valore naturalistico, tutelato dalla Regione Piemonte, dall’aspetto unico, data l’asprezza della sua orografia, la rigidezza del clima e l’assenza di centri abitati permanenti.
Da vedere
Il Lago delle Mischie
Il percorso proposto costeggia, al ritorno, il Lago delle Mischie. Questo bacino artificiale fu creato nel 1938, con la costruzione della diga alta 44 m, che sbarra il torrente Sessera, nei pressi della confluenza con il suo principale affluente: il torrente Dolca. La diga fu voluta da Ermenegildo Zegna, importante imprenditore di Trivero e realizzatore della Panoramica Zegna, con lo scopo di alimentare la centrale idroelettrica del Piancone e rifornire di energia la sua industria tessile. Il lago appare biforcuto, insinuandosi lungo la valle formata dal torrente Sessera a sud-ovest e la valle del torrente Dolca verso nord-ovest.
Indicazioni dell'itinerario
- La partenza del percorso è stabilita nei pressi della Casa del Pescatore, ma se lo si desidera si può anche lasciare l’auto nel parcheggio asfaltato del Bocchetto Sessera, ricordando tuttavia che al ritorno si dovranno percorrere quasi 3 km in più in salita.
- Si attraversa subito il ponte sul torrente Sessera e si imbocca la strada sterrata principale (F14), con indicazioni per “Bocchetta della Boscarola – Mera”.
- Seguire la strada, che sale e scende più volte, per circa 12 km. Arrivati in prossimità dell’Alpe Collette, proseguire diritto, ignorando la strada sterrata che sale con tornanti sulla sinistra e che porta all’Alpe Camparient.
- Proseguendo in salita per altri 2 km circa, si giunge alla Bocchetta della Boscarola.
- Per il ritorno, percorrere inizialmente la stessa strada asfaltata al contrario, ma poi, giunti nei pressi dell’Alpe Piana dei Lavaggi, prendere il sentiero che scende sulla sinistra, F6. Questo sentiero purtroppo non è molto ben tenuto e potrebbe essere necessario scendere dalla bicicletta, ma solo per meno di 1 km, fino a raggiungere il ponte di pietra sulla Dolca.
- Da qui, prosegue il sentiero F21 come strada sterrata facilmente percorribile ma con tratti di grande pendenza in salita.
- La strada costeggia il lago delle Mischie e poi sale nei pressi dell’Alpe d’Henri, ricongiungendosi con la strada sterrata dell’andata (F14).
- Percorrere sempre l’F14 per circa 5 km fino a tornare al punto di partenza, alla Casa del Pescatore.
Dove dormire
- Locanda Bocchetto Sessera
- Rifugio Piana del Ponte
- Rifugio Monte Marca
Altre attività nella zona
- Sci di fondo al Bocchetto Sessera
- Impianti sciistici di Bielmonte
- Bunjee jumping (Veglio)
- Parco avventura (Veglio)
Riparazione e affitto biciclette
- Sunforever (Trivero)
- Canova (Biella)
- Green Bike (Biella)
- Free Bike (Biella)
- Zola (Biella)
Alcune note importanti
1) Obiettivo dei miei itinerari è tornare sempre al punto di partenza (anelli) e pedalare il meno possibile sull’asfalto. Quando però questo risulta inevitabile, scelgo per lo più strade secondarie e poco trafficate. Inoltre, stabilisco il punto di partenza in un luogo dove sia comodo parcheggiare l’auto.
2) Ho deciso di suddividere il Biellese in 5 aree principali, in base alla geomorfologia del territorio, a differenza di come risulta nelle carte topografiche (Nord-orientale, Nord-occidentale, Centro-orientale, Sud-orientale e Sud-occidentale).
3) Ho indicato alcuni percorsi come “Adatti ai bambini”, ma ovviamente è competenza di ogni genitore stabilire se un itinerario è adatto alle capacità del proprio figlio.
4) Con “Periodo di agibilità”, nella descrizione, mi riferisco esclusivamente alla presenza di neve sul percorso, non considerando quindi le altre variabili quali pioggia o presenza di zanzare. Nei riquadri “Dove dormire” ho voluto proporre alcune soluzioni alternative al tipico B&B o albergo, citando strutture come rifugi di montagna, ostelli o campeggi.
5) Prima di partire per qualsiasi tour, leggi la sezione “In pratica“!
Percorso impegnativo se si è poco allenati, ma affascinante perché inserito per intero in una delle zone più selvagge del biellese, tanto che può succedere di sentire il bramito di un cervo o l’ululato di un lupo