Percorsi tra i campi di lavanda piemontesi

Itinerario perfetto da realizzare nel contesto di due giorni fuori Biella, per scoprire l’affascinante paesaggio delle Alte Langhe (in provincia di Cuneo), famoso per le gustose nocciole e le molteplici varietà di vino. Ho scelto di realizzare il percorso più impegnativo (arancione), ma si possono scegliere anche quelli più facili (verde e blu). Il periodo in cui è possibile ammirare la lavanda fiorita varia leggermente ogni anno, ma va indicativamente da inizio giugno a metà luglio. Questi percorsi sono comunque molto panoramici e piacevoli in ogni stagione.

Livello di difficoltà:
3/5

Senso di percorrenza:

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Dati tecnici

  • Durata: 1 h 30 min
  • Distanza: 8,8 km
  • Dislivello complessivo: 338 m
  • Punto più basso: 488 m
  • Punto più alto: 726 m
  • Tappe: Sale San Giovanni – campi di lavanda – Sale San Giovanni 
  • Livello: intermedio
  • Periodo di agibilità: tutto l’anno
  • Presenza di punti acqua potabile: no
  • Presenza di alimentari: no
  • Adatto ai bambini: no

Vi sono 3 percorsi, indicati con specifica segnaletica (pannelli di legno a forma di freccia), differenti per livello di difficoltà:

PERCORSO VERDE

Difficoltà: semplice

Distanza: 7,5 km

Durata (a piedi): 2 ore

Fondo: strada comunale asfaltata

PERCORSO AZZURRO

Difficoltà: intermedio

Distanza: 9,8 km

Durata (a piedi): 3 ore

Fondo: 50% strada asfaltata, 50% sentiero

PERCORSO ARANCIONE

Difficoltà: impegnativo

Distanza: 8,8 km

Durata (a piedi): 3,30 ore

Fondo: quasi esclusivamente sentieri

Curiosità

La geologia delle Langhe

La provincia di Cuneo è caratterizzata da un particolare paesaggio collinare chiamato Langhe-Roero, confinante inoltre con il simile ambiente del Monferrato (provincia di Alessandria e Asti), entrambi conosciuti per le notevoli varietà di vini. In base alla geomorfologia, si distinguono tre zone di Langhe: le Basse Langhe, più vicine ad Alba e rinomate per vini e tartufi; le Alte Langhe, più vicine alla Liguria, raggiungono quote di quasi 900 m e sono conosciute soprattutto per le nocciole varietà “tonda gentile delle Langhe”; Langhe Astigiane, in provincia di Asti e coltivate a vite. Questo territorio, come tutta la Pianura Padana, nell’Oligocene (33,9 – 23,03 milioni di anni fa) era coperta dal mare e presentava un clima tropicale. Nell’epoca geologica successiva (Miocene) il Mar Mediterraneo risultava praticamente isolato dall’Atlantico ed era perciò soggetto a notevole evaporazione, il che ha portato alla formazione di gessi (ricchi di fossili) e ha fatto emergere le colline delle Basse Langhe e del Monferrato. Nel Pliocene (5,3 – 2,5 milioni di anni fa) il livello del mare si innalzò di nuovo, ricoprendo l’area, per poi ritirarsi definitivamente lasciando in Piemonte una pianura paludosa abitata da grossi mammiferi tipici dei climi caldi. In tempi geologici più recenti, la spinta verso nord del continente africano ha sollevato lentamente il territorio, creando le attuali colline delle Langhe e del Monferrato. Ancora più recente è l’azione erosiva dei corsi d’acqua che, soprattutto nelle Alte Langhe, hanno creato profonde gole che spesso mettono a nudo falesie in cui si può ammirare la stratigrafia delle rocce sedimentarie e che nel Roero sono chiamate “Rocche”.

Da visitare

Museo Federico Eusebio di Alba

Per scoprire tutto sulla zona delle Langhe-Roero, visita il museo civico archeologico e di scienze naturali situato nel centro storico di Alba, la “città dalle cento torri”. Oltre a meritare una visita il borgo stesso, anche il museo offre interessantissime nozioni, strutturate secondo criteri moderni e sintetici. I percorsi di visita si soffermano sull’archeologia preistorica, l’archeologia romana e le scienze naturali, con particolare attenzione per la geologia e i resti fossili. Nell’ambito museale, sono inoltre allestiti percorsi didattici sul territorio, mostre e altre attività.

Visita il sito per orari e news : http://ambientecultura.it/territorio/alba/musei/eusebio/

Da vedere

"Non solo erbe"

Ogni anno, nell’ultimo weekend di giugno, i campi si tingono di mille colori e il piccolo borgo di Sale San Giovanni si anima di bancarelle che espongono prodotti erboristici e naturali. È questa la Fiera delle Erbe Officinali e Aromatiche che permette a centinaia di curiosi di scoprire questo piccolo angolo di “Provenza piemontese”. In tutto il territorio del comune di Sale San Giovanni si alternano colture di erbe, coltivate con metodi biologici, quali lavanda, elicriso, salvia, melissa, issopo, finocchio e di enkir (Triticum monococcum), un antichissimo cereale. Durante la fiera sarà possibile osservare da vicino queste coltivazioni grazie ad interessanti visite guidate, o percorrendo a piedi uno dei tre itinerari proposti; sono inoltre allestite mostre, convegni, concerti e visite all’Arboreto Prandi.

Indicazioni dell'itinerario

  1. Partenza presso il parcheggio sterrato vicino alla pieve di San Giovanni Battista. Numerosi pannelli in legno indicano la direzione dei tre diversi percorsi.
  2. Il percorso arancione procede in senso antiorario e dopo un primo tratto in piano su asfalto, prima di arrivare al paese, scende ripidamente a sinistra tra i boschi.
  3. Arrivati in fondo si percorre un tratto su asfalto per poi entrare nuovamente nella boscaglia nei pressi dell’Arboreto Prandi.
  4. Il sentiero porta quindi sulla SP149: attraversarla e prendere la piccola via asfaltata che porta in cresta, dove si trovano i principali campi di lavanda e di altre piante aromatiche.
  5. Dopo circa 2,3 km si prende il sentiero sulla destra, che torna poi sull’asfalto per un breve tratto, per proseguire poi tra i campi con una brusca deviazione sulla sinistra.
  6. Dopo una ripida salita, si arriva in vista del campanile della pieve e si torna al punto di partenza.

Dove dormire

  • Il Bricco Rosso (Farigliano)
  • Molti altri agriturismi tipici

Altre attività nella zona

  • Tour guidati alla ricerca dei tartufi (Alba)
  • Giro in mongolfiera (Barolo)
  • Parco Safari delle Langhe (Murazzano)

Riparazione e affitto biciclette

  • Idea Bici (Dogliani)
  • Chiappello & Ellena cicli (Carrù)

Alcune note importanti

1) Obiettivo dei miei itinerari è tornare sempre al punto di partenza (anelli) e pedalare il meno possibile sull’asfalto. Quando però questo risulta inevitabile, scelgo per lo più strade secondarie e poco trafficate. Inoltre, stabilisco il punto di partenza in un luogo dove sia comodo parcheggiare l’auto.
2) Ho deciso di suddividere il Biellese in 5 aree principali, in base alla geomorfologia del territorio, a differenza di come risulta nelle carte topografiche (Nord-orientale, Nord-occidentale, Centro-orientale, Sud-orientale e Sud-occidentale).
3) Ho indicato alcuni percorsi come “Adatti ai bambini”, ma ovviamente è competenza di ogni genitore stabilire se un itinerario è adatto alle capacità del proprio figlio.
4) Con “Periodo di agibilità”, nella descrizione, mi riferisco esclusivamente alla presenza di neve sul percorso, non considerando quindi le altre variabili quali pioggia o presenza di zanzare. Nei riquadri “Dove dormire” ho voluto proporre alcune soluzioni alternative al tipico B&B o albergo, citando strutture come rifugi di montagna, ostelli o campeggi.
5) Prima di partire per qualsiasi tour, leggi la sezione “In pratica“!

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