Bellissimo itinerario che permette di ammirare tre laghi del Canavese (Ivrea, provincia di Torino) percorrendo quasi esclusivamente sentieri, con brevi tratti su strade secondarie. L’incredibile varietà di paesaggi si coglie soprattutto in estate, quando le cicale popolano gli ambienti aridi e le zone umide concedono un po’ di frescura. Possibili deviazioni alla ricerca del Lago Coniglio e delle Terre Ballerine. Alcuni passaggi in discesa sono un po’ tecnici, ma divertenti.
Senso di percorrenza:
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Dati tecnici
- Durata: 2 h 30 min
- Distanza: 13,1 km
- Dislivello complessivo: 280 m
- Punto più basso: 275 m
- Punto più alto: 427 m
- Tappe: Bienca (Chiaverano) – Lago Sirio – Lago Pistono – Lago Nero – Bienca (Chiaverano)
- Livello: difficile
- Periodo di agibilità: tutto l’anno
- Presenza di punti acqua potabile: sì
- Presenza di alimentari: no
- Adatto ai bambini: no
Vi sono 5 diversi itinerari segnalati con pannelli e colori. Sono ottimi anche per il trekking. Il mio percorso (indicato in nero) tocca 4 di questi itinerari e risulta essere il modo migliore per ammirare questo paesaggio in MTB, con un anello di adeguata difficoltà e lunghezza.
Curiosità
Sulle tracce del Lago Coniglio e le Terre Ballerine
Pedalando tra la fitta boscaglia attorno ai laghi del Canavese, si può andare alla ricerca delle misteriose “Terre Ballerine”. Si trovano a est del Lago Pistono e sono raggiungibili con piccoli sentieri indicati da pannelli, ma spesso sono difficili da identificare, soprattutto se non si sa esattamente che aspetto abbiano. Consistono in un’area limitata di torbiera (resti vegetali e animali depositati migliaia di anni fa sul fondo del lago e biodegradati in mancanza di ossigeno; appare oggi come terra umida e nera) su cui è possibile camminare, saltare o ballare come su un tappeto elastico vedendo anche gli alberi attorno inclinarsi “magicamente”. Questo effetto, più accentuato nei periodi piovosi, è possibile per la particolare conformazione di questo ambiente, in parte naturale e in parte alterato artificialmente. Fu infatti François Balthazard Mongenet, nel 1895, a cominciare i lavori di prosciugamento del piccolo Lago Coniglio per estrarne la torba e utilizzarla nella sua industria siderurgica, portando inoltre alla luce reperti archeologici del Neolitico e lasciando “in eredità” un’insolita torbiera galleggiante su uno strato d’acqua piovana.
Da visitare
Castello di Montalto Dora
Il Castello, di proprietà privata, è aperto al pubblico per visite guidate solo in alcune giornate specifiche. Antica fortezza risalente alla metà del XII secolo, si erge sul Monte Crovero a 405 m di altitudine e gode di un panorama spettacolare sui cinque laghi del Canavese. Aveva, in passato, un’importante funzione difensiva, controllando i movimenti tra Ivrea e la Valle d’Aosta lungo la Via Francigena. Nei secoli il castello subì numerosi attacchi; l’ultimo, avvenuto nel 1621 durante l’assedio di Ivrea ad opera dei francesi, lo distrusse quasi completamente. Nell’Ottocento cominciarono i lavori di restauro per riportare la rocca alla sua struttura e bellezza originaria.
Contattare il Municipio di Montalto Dora per conoscere le giornate di apertura al pubblico:
Tel. : 0125652771
Spazio espositivo per l'Archeologia del Lago Pistono
Questo museo, realizzato all’interno dei locali del Municipio di Montalto Dora, completa il percorso archeologico che comincia sulle sponde del Lago Pistono. Qui infatti, dopo anni di ricerca e ritrovamenti archeologici, nel 2017 è stato possibile ricostruire un villaggio palafitticolo del Neolitico, basandosi fedelmente sui resti datati 6500 anni fa rinvenuti nella zona. Il museo invece è stato inaugurato nel 2012 e, per mezzo di pannelli e ricostruzioni, racconta la vita in epoca neolitica ai piedi della Serra.
Per info, visite guidate e prenotazioni, contattare il Municipio di Montalto Dora:
Tel. : 0125652771
393.5897413
Da vedere
Ricostruzione di un villaggio del Neolitico (Lago Pistono)
Sulla sponda settentrionale del Lago Pistono, lungo l’itinerario proposto, è possibile soffermarsi ad osservare la ricostruzione di un villaggio palafitticolo del Neolitico. La realizzazione è avvenuta basandosi fedelmente sullo studio dei resti di 6500 anni fa rinvenuti in quest’area e ispirandosi ad altre costruzioni simili ritrovate nella provincia di Varese e nello Jura francese. Le pareti delle capanne sono realizzate con rami di nocciolo intrecciati e ricoperti da un intonaco di argilla, sabbia e paglia; il tetto è di canne palustri, a doppio spiovente; i pali infissi nel terreno e la pavimentazione sono in legno di castagno. Numerose sono le visite guidate, le attività per le scuole e i percorsi tematici organizzati dal comune di Montalto Dora per poter scoprire come si viveva in questa zona del Piemonte nella Preistoria.
Indicazioni dell'itinerario
- Partenza presso un parcheggio sterrato (vicino alla fermata dell’autobus) in località Bienca (Chiaverano); proseguire qualche metro su Via Tomalino, poi prendere la prima svolta che scende a sinistra (Casale Montresco).
- Proseguire sempre diritto fino ad un bivio, quindi prendere a sinistra; proseguire sulla strada asfaltata fino ad un altro bivio: prendere lo sterrato sulla destra verso Cascina Montresco.
- Superare Cascina Montresco e prendere il sentiero sulla sinistra, ignorando poi la deviazione sulla destra.
- A questo punto vi sono innumerevoli diversi sentieri tra zone aride e torbiere: seguire attentamente la traccia GPS e la direzione “Lago Sirio”. Rimanere sullo sterrato per circa 2 km, fino ad arrivare sulla sponda settentrionale del Lago Sirio.
- Proseguire su Via Casali Sirio (poi Via S. Pietro) fino ad arrivare alle spalle della Cappella di S. Pietro Martire; prendere la strada acciottolata subito a sinistra della Cappella.
- Proseguire su un misto di sterrato e asfalto seguendo le indicazioni per “Lago Pistono”.
- Giunti alla Chiesa di S. Croce, prendere sulla destra e percorrere tutto il sentiero che costeggia il lago in mezzo ai boschi rimanendo in alto.
- Giunti in fondo, ad un bivio, prendere a sinistra, per raggiungere la riva del Lago Pistono; oltrepassare il ponticello e proseguire sull’asfalto (Strada del Roncasso).
- All’incrocio, svoltare a sinistra, seguendo le indicazioni per “Lago Nero”; dopo la salita prendere a destra per percorrere il perimetro completo del Lago Nero. Ignorando la deviazione sulla destra, proseguire attorno al lago, prendendo il sentiero che sale notevolmente (indicato con segni colorati).
- Ripercorrere quindi la strada sterrata fino a tornare all’incrocio precedente e svoltare a sinistra seguendo le indicazioni per “Montresco”.
- Dopo una lunga salita sull’acciottolato, il sentiero prosegue piacevolmente tra i boschi; oltrepassare il ruscello prendendo il sentiero sulla destra, per “Montresco”.
- Si torna quindi sulla strada asfaltata percorsa in principio (Casale Montresco): prendere sulla sinistra e proseguire fino a giungere su Via Tomalino, quindi svoltare a destra e tornare al punto di partenza.
Dove dormire
- Agriturismo La Perulina (Ivrea)
- B&B del Borgo (Chiaverano)
- B&B la Campagnetta (Chiaverano)
Altre attività nella zona
- Area balneare “Società Canottieri Sirio”
- Affitto kayak “Società Canottieri Sirio”
- Parete da free climbing sulla sponda del Lago Pistono
Riparazione e affitto biciclette
- Canavese Outdoor (Piverone)
- Cicli Fiore (Ivrea)
- Bicisport Ivrea (Ivrea)
- Pagliughi Sport (Ivrea)
Alcune note importanti
1) Obiettivo dei miei itinerari è tornare sempre al punto di partenza (anelli) e pedalare il meno possibile sull’asfalto. Quando però questo risulta inevitabile, scelgo per lo più strade secondarie e poco trafficate. Inoltre, stabilisco il punto di partenza in un luogo dove sia comodo parcheggiare l’auto.
2) Ho deciso di suddividere il Biellese in 5 aree principali, in base alla geomorfologia del territorio, a differenza di come risulta nelle carte topografiche (Nord-orientale, Nord-occidentale, Centro-orientale, Sud-orientale e Sud-occidentale).
3) Ho indicato alcuni percorsi come “Adatti ai bambini”, ma ovviamente è competenza di ogni genitore stabilire se un itinerario è adatto alle capacità del proprio figlio.
4) Con “Periodo di agibilità”, nella descrizione, mi riferisco esclusivamente alla presenza di neve sul percorso, non considerando quindi le altre variabili quali pioggia o presenza di zanzare. Nei riquadri “Dove dormire” ho voluto proporre alcune soluzioni alternative al tipico B&B o albergo, citando strutture come rifugi di montagna, ostelli o campeggi.
5) Prima di partire per qualsiasi tour, leggi la sezione “In pratica“!